A poche settimane dalla trasferta in Bosnia – dove una ventina d’anni or sono gli alpini allora di stanza a Tolmezzo seppero farsi apprezzare professionalmente e umanamente nella loro missione post-bellica fra Sarajevo e Rogatica – sabato 24 e domenica 25 giugno 2017 il Coro “Tita Copetti” ha raccolto i frutti di uno dei gemellaggi sorti negli ultimi anni. Ci siamo infatti recati per una “due giorni” caratterizzata da paesaggi montani stupendi e incontri rinnovati in Piemonte, ospiti degli amici del Coro “La Rocca” di Arona.
In questi due giorni siamo stati ospitati in uno scenario incantevole, fra il Monte Rosa che ci copriva le spalle (facendoci sentire al sicuro, come quando a dominare il nostro Orizzonte è la “nostra” Amariana) e il Lago Maggiore dove potersi specchiare sotto un cielo che nel finesettimana raramente si è rabbuiato… solamente di notte per di più. Il nostro viaggio è cominciato, a ranghi quasi completi, alle 8.30 di sabato, portandoci dopo un viaggio di una manciata di ore, più l’ordinaria sosta per il pranzo all’esterno di un’area di servizio (come sempre gestito in autonomia grazie all’opera dell’efficiente macchina organizzativa marchiata “Tita Copetti”).
A metà pomeriggio l’arrivo nella Città di Arona, dove siamo stati accolti con la abituale cortesia da alcuni rappresentanti del Coro “La Rocca”. Depositati i bagagli presso l’Hotel Concorde – a due passi dal centro – dove avremmo trascorso la notte, è cominciato un tardo pomeriggio dove abbiamo avuto modo di ambientarci brevemente fra l’albergo e i dintorni, per poi portarci a Stresa, sempre in riva al lago. Lì, in serata, nella frazione di Carciano abbiamo preso parte all’ottava edizione della “Rassegna Corale dei Laghi”, proprio assieme ai padroni di casa del Coro “La Rocca”, già nostri ospiti nell’autunno 2016 a Tolmezzo, trovandovi un ambiente decisamente “caldo”, grazie a chi era fra il pubblico – molti di questi erano stati da noi nell’ottobre scorso – e dal punto di vista climatico. Il concerto è stato naturalmente seguito dal rinfresco, come da felice tradizione corale.
Il mattino seguente, ieri, fortunatamente anche il clima meteologico si è rinfrescato, pur mantenendosi asciutto. E questo clima asciutto ci ha accompagnati nel nostro spostamento verso Macugnaga, dove abbiamo partecipato a una celebrazione liturgica – calda unicamente dal punto di vista della partecipazione, e conclusa da un paio di brani “extra” che abbiamo avuto il piacere di regalare al celebrante e ai fedeli che con noi avevano partecipato alla liturgia. Quindi, ci attendeva un ottimo pranzo all’Hotel “Dufour”, dove abbiamo concluso la nostra due giorni ancora una volta in un’atmosfera raccolta e familiare, tipica della vita corale. Da lì, ancora alcune ore di viaggio in autobus – anche questo momento di rilievo quando ci si muove con il Coro “Tita Copetti” – e il rientro a casa.
Un ringraziamento speciale a Franco, a Mariangela, a tutti i coristi con le loro famiglie. E un saluto a loro, arrivederci quanto prima. E un ringraziamento ai due autisti che ci hanno portati, su strade spesso tortuose come ogni strada di montagna, con la solita professionalità, accompagnata da doti non scontate come la simpatia e la disponibilità a stare con noi anche aldilà delle ore al volante!