… e, dulcis in fundo, con la magnifica serata di ieri in quel di San Giuseppe della Chiusa, sul Carso nelle immediate vicinanze di Trieste, si è concluso il trittico di concerti che hanno visto il Coro Tita Copetti cantare “in casa” il 26 dicembre 2014, e poi in trasferta, a Villa Santina il 5 e, appunto, ieri nel comune di San Dorligo della Valle.
Grazie ancora a Milos, ad Alessandra e a tutto il Nonet Primorsko per averci dato la possibilità di partecipare a Nativitas!
Grazie al sindaco di San Dorligo Klun, presente alla serata, e grazie al parroco che ci ha accolti nella sua magnifica chiesa!
Complimenti a tutte le altre formazioni convenute nell’occasione, nella speranza che quella di ieri possa essere la prima di tante occasioni artistiche da vivere assieme… Anzi, non solo e non tanto artistiche: citando il senso dell’introduzione di Milos, far parte di un coro è anzitutto un’esperienza umana di grande spessore.
Complimenti alle due formazioni dirette da Alessandra Pertot (i ragazzi del Nonet Primorsko e le ragazze del DeVS Primorsko, entrambi di Caresana), complimenti al Coro misto MePZ Mackolje diretto da Matej Lazar, complimenti ai piccoli e alle piccole del Coro di Voci Bianche Fran Venturini e alla loro maestra Susanna Zeriali che hanno aperto la serata, mentre a noi è toccato pure l’onore di chiuderla, tralasciando il banchetto post-concerto che come al solito non ha deluso le aspettative!
Infine, ma l’ordine in questo frangente ha un valore puramente espositivo, grazie ai nostri affezionati supporter, che anche in questo caso non hanno mancato di seguirci e di sostenerci!
A presto!
Carississimi Bepùt, Stefano, Daniele e tutti i coristi del Tita Copetti,
a “bocce ferme”, dopo aver dormito pochino la notte rimuginando “il percorso”, non posso che riconfermare le sensazioni di ieri sera, ovvero che è stata una gran bella serata, condita da un’ottima musica e da un’atmosfera invidiabile…
Sì Bepùt, hai colto bene il mio pensiero… Dopo tanti anni di coro (noi del Nonetto siamo partiti tutti nel lontano 1982…) uno riesce a cogliere la differenza di “cantare per cantare” oppure di “cantare per qualcuno o qualcosa”… Alla fine restano le sensazioni, la consapevolezza che questo tipo di attività richiede tanti sacrifici, tanto tempo molto spesso “rubato” ai nostri cari, alle nostre famiglie, al nostro lavoro, per avere – alla fine – una manciata di ricordi che sono un misto di orgoglio (per aver cantato bene), felicità (per aver passato qualche ora di sano divertimento), determinazione (siamo in pochi, dobbiamo tenere duro), ma anche di malinconia (il tempo corre, un giorno non canteremo più così…), rammarico (ai ai…quel pezzo si poteva fare ancora meglio…) e di consapevolezza, perchè quel che si è fatto, resterà per sempre!
Ma è una manciata di ricordi “forti”! Ricordi per i quali vale la pena guardare avanti e sognare!
Ricordo la prima telefonata con Stefano. Sono quelle telefonate che uno capisce subito “che aria tira”. Sono quelle telefonate che ti fanno percepire che dall’altra parte del filo c’è una persona che ha gli stessi valori, la stessa visione, la stessa determinazione per fare qualcosa “assieme”… Vorrei averne di più di queste telefonate… Grazie Stefano!
Ricordo le telefonate e il briefing pre-concerto nell’autunno scorso a Tolmezzo. Idee, capacità, soluzioni e una sana e robusta dose di coraggio (per essersi cimentato con il nostro repertorio in sloveno) e di auto-ironia, di quella semplicità e schiettezza che tante persone hanno perso già da un pezzo… Grazie Bepùt!
Ho ancora in mente i complimenti – graditissimi – che Daniele ci ha fatto ieri sera. Mi riempiono d’orgoglio, anche perché – al di là dei complimenti di rito – Daniele ha scorto nel canto nostro e delle nostre ragazze alcuni elementi tecnici particolari, specifici. Elementi tecnici per i quali la nostra Alessandra avrà la pelle d’oca e i coristi il giusto tributo! Grazie Daniele, sono apprezzamenti che hanno un valore infinito nel nostro piccolo mondo di coro paesano. Ne è valsa la pena!
Ricordo l’ossessione del nostro basso/”capo banchetto” Saša, per dover (!) almeno pareggiare il vostro rinfresco in occasione della nostra visita a Tolmezzo! Guai a fare brutta figura al banchetto… Questione di onore tra noi coristi, vero?
Ricordo l’apprezzamento per il vostro melos particolare; per una tipologia e un approccio al canto al quale il pubblico locale non ha la possibilità di ascoltare spesso. Il pubblico – e ovviamente noi tutti – ha molto apprezzato la performance del Coro Tita Copetti. Assieme alla nostra Alessandra e ai coristi del Nonet Primorsko ci associamo e vi facciamo i nostri più sinceri complimenti.
Per noi del Nonet Primorsko la strada prosegue con i preparativi per nostro ventennale, che sarà a maggio. Speriamo di riuscire a prepararci bene e di continuare questa bella favola!
A presto Cari Amici del Tita Copetti,
Vi auguriamo ogni bene!
Miloš Tul, Presedente del SKD CCS Primorsko
Caro Miloš, è ben difficile rispondere al tuo commento che corrisponde perfettamente a tutte le sensazioni che anche noi ci portiamo dentro da questi mesi di collaborazione con il Nonet, ed in particolare dalla serata di domenica scorsa.
Per noi è stato un grande piacere e un grande onore, indimenticabile dalla prima nota all’ultima polpetta (qualcuno ha perso il conto!). Sono quelle sensazioni di sintonia che solo chi le prova può capire.
Grazie di cuore a te, ad Alessandra e a tutti voi.
Spero e credo che lo scambio di partiture a fine concerto ci permetterà di sentirci vicini ancora per molto tempo.
Živio e hvala lepa!!!
E così, carissimo Milos, siamo stati presenti, a rappresentare ovviamente tutto il Coro Tita Copetti, anche al Vostro “primo” ventennale: serata stupenda, durante e dopo il concerto… Grazie ancora per l’invito, grazie per l’ottimo e abbondante banchetto, grazie a Te, ad Alessandra e a tutti i Vostri coristi, grazie in particolare a Saša, a suo figlio , a sua “nuora”, grazie alle Vostre famiglie per l’accoglienza e… ad majora! Nasvidenje! Giuseppe… che dico?!? Bepùt